Archivi categoria: Secondario I

Ordinanza federale sull’educazione fisica (1972)

Com’è noto, l’educazione fisica è un caso specifico nel federalismo educativo svizzero perché soggetta a legislazione federale sin dall’Ottocento. Con l’ordinanza del 1972 il Dipartimento federale militare, cui compete la sorveglianza delle relative disposizioni federali, fissa una serie di regole che riguardano praticamente ogni aspetto, dal numero di ore settimanali alla coeducazione (che è ammessa al massimo fino al sesto anno di scuola), dai certificati medici necessari per essere dispensati sino alle misure da prendere per assicurare il diritto all’educazione fisica anche agli allievi “minorati”. Ma anche aspetti “di secondo livello” come la formazione e l’aggiornamento dei docenti, lo sport scolastico facoltativo o il ruolo delle società sportive sono fissati dettagliatamente.

Ordinanza in pdf

Riforma del ciclo d’orientamento della Scuola media (1987)

Nel 1987 il secondo ciclo della Scuolla media (detto “di orientamento” e comprendente la terza e la quarta) viene riformato dopo dopo che una sperimentazione ha dato esito positivo. In particolare si sostituiscono le sezioni A e B con dei corsi “a livello” nelle materie matematica, tedesco e francese. Il concreto funzionamento della riforma è spiegato in questo opuscoletto, destinato allora alle allieve e agli allievi di terza, ma anche alle loro famiglie. 

Opuscolo in pdf

Regolamento e programmi dei ginnasi e delle scuole industriali (1855)

Con questo regolamento viene organizzato un settore di scuole postelementari che dovevano contribuire a dare una possibilità di istruzione superiore (in parte con finalità professionalizzanti) a molti giovani (di sesso maschile: l’istruzione professionale per le donne vedrà la luce solo alcuni decenni più tardi). Il regolamento contiene dettagliate disposizione sul funzionamento delle direzioni, sul ruolo dei docenti, su diritti e doveri degli studenti e sulle condizioni di ammissione alle scuole. Infine indica anche le materie d’insegnamento. 

Regolamento in pdf

Circolare del 27 ottobre 1837 (scuole minori e maggiori)

Questa circolare mette a punto un altro tassello molto importante nella costruzione del sistema scolastico ticinese: l’organizzazione in scuole elementari minori e maggiori. La circolare definisce però anche con dovizia di particolari doveri e ruoli dei vari attori della scuola pubblica di quegli anni (parroci, ispettori, municipi) e definisce una serie di aspetto fondamentali per il funzionamento delle scuole (calendario scolastico, tirocinio dei docenti appena formati, esami, libri di testo).

Circolare nella raccolta delle leggi del 1840 (pp. 42-54)

Il Manuale di ginnastica di Emilio Franscini (1864)

Pubblicato dall’editore Colombi a Bellinzona, questo manuale è una precoce fonte di come la ginnastica facesse già parte dell’insegnamento nelle scuole maschili ticinesi. Solo nelle scuole maschili, perché la ginnastica è allora considerata essenzialmente come una forma di addestramento militare (l’origine della ginnastica infatti risale alla Prussia del periodo napoleonico), prevista come tale nella legge scolastica del 1864 (vedi) e regolementata dal Regolamento sull’istruzione militare (vedi). Il manuale del Franscini, corredato anche di illustrazioni, è una testimonianza di quella concezione dell’educazione fisica.

Manuale in pdf

Uno strumento intercantonale per l’insegnamento della geografia: l’Atlante per le scuole media (1915)

Con questo strumento entra nel dibattito curricolare in Svizzera italiana un attore diverso: la Conferenza intercantonale dei Direttori della pubblica educazione (CDPE). Non è un caso che l’Atlante, pensato per l’insegnamento nelle tre regioni linguistiche, e quindi come strumento “nazionale”, veda la luce durante il periodo della prima Guerra mondiale.

Atlante in pdf

L’esistenza di questo strumento non significa però che l’insegnamento delle materie “sensibili” dal punto di vista politico (la storia, la geografica, l’educazione civica) sia diventata in qualche modo di competenza della CDPE o addirittura della Confederazione. (Un’iniziativa parlamentare di quegli anni chiedeva alla Confederazione passi in tal senso ma non ebbe seguito.) Infatti il Canton Ticino aveva sviluppato altri manuali per l’insegnamento della geografia, tra cui possiamo citare due abbastanza vicini cronologicamente all’Atlante della CDPE: il manuale del ginevrino William Rosier, adattato all’uso in italiano da Francesco Gianini (nel 1911); e il “Testo-atlante” di Antonio Galli (1927) dedicato alla geografia svizzera.

Decreto relativo allo Statuto della cassa di previdenza dei docenti (1904)

Il documento qui riprodotto documento come lo Stato si sia assunto, a parte dall’inizio del Novecento, una nuova e diversa attenzione ai bisogni previdenziali dei docenti, intervenendo anche direttamente nel finanziamento e fissando per gli insegnanti delle scuole pubbliche l’obbligo di aderire alla Cassa di pensione. Tale intervento è molto duraturo: l’art. 2 del decreto determina che “la Cassa di previdenza non potrà essere sciolta”. Da notare che per la prima volta l’adesione al sistema previdenziale viene offerta anche alle maestre d’asilo, purché laiche: vediamo qui una traccia interessante della costituzione come professione di queste docenti. 

Decreto in pdf

Programmi per le scuole di disegno del 1897/1901

Questi programmi sono stati approvati dal Consiglio di Stato nel 1897. Nel 1901 il governo ne propone poi una versione migliorata, preceduta da indicazioni sui vari tipi e sul numero di scuole di disegno realmente esistenti nel Cantone. In questo senso, la fonte che qui riproduciamo ci fornisce una serie di preziose indicazioni non solo sui contenuti, ma anche sulla diffusione di queste scuole professionali tra Otto- e Novecento. Infine il documento contiene anche le “norme d’esercizio” delle scuole di disegno, si configura cioè come un regolamento di questo tipo di scuole. Da notare che le scuole “semestrali” hanno una durata di sei mesi, quelle “annuali” invece di 10 mesi.

Programma in pdf