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Il sussidio federale alle scuole del Canton ticino (1931)

Questo intervento legislativo della Confederazione cade in un periodo delicato della storia della scuola in Ticino. Sotto pressione per i tentativi dell’Italia fascista di penetrare nella sua vita culturale e politica, l’unico Cantone totalmente italofono della Svizzera deve far fronte a molteplici difficoltà. Basti pensare alla questione dei libri scolastici, difficile da quando l’Italia ha introdotto, nel 1929, il libro unico di testo (evidentemente incompatibile con i valori democratici della Svizzera) o alla questione degli studi universitari per i ticinesi. Da lì le ragioni di questo intervento legislativo a sostegno della cultura e della lingua del Ticino attraverso una sovvenzione al sistema scolastico. 

Atti parlamentari e scambi epistolari relativi al sussidio federale

Decreto legislativo del 19 maggio 1840 sulle scuole di disegno

Con questo decreto il Gran Consiglio dà l’avvio alla fondazione di un tipo di scuole professionali che avrà molto successo in Ticino: le scuole di disegno. Si tratta di scuole che danno una preparazione professionale. Gi previste dal regolamento scolastico del 1832 (vedi) ma mai attuate, queste scuole iniziano dunque a esistere sostanzialmente a partire da quest’anno. Il decreto regolamenta tra altre cose anche l’importo della tassa scolastica, il finanziamento del salario dei maestri e la sorveglianza del buon funzionamento delle scuole.

Decreto nella raccolta generale delle leggi del 1840 (pp. 71-74)

Sulla somministrazione gratuita del materiale scolastico: memoria di Giovanni Nizzola (1891)

In questo documento, pubblicato dalla Società Demopedeutica, uno dei padri nobili della scuola ticinese dell’Ottocento, analizza una questione ancora oggi molto dibattuta: la gratuità del materiale scolastico.  Il documento è una fonte interessante sullo stato della questione alla fine dell’Ottocento. 

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Leggi del 9 giugno 1843 sull’istruzione elementare

Dopo la Legge sull’istruzione pubblica e il Regolamento sulle scuole del 1832, questo pacchetto di leggi è un passo importante sulla strada verso una legislazione organica sul settore delle scuole elementari. Vi si regolano in particolare le modalità di abilitazione professionale e nomina dei maestri e le sovvenzioni cantonali delle scuole comunali. Ma anche gli obblighi dei municipi per offrire una scuola a tutte le allieve e tutti gli allievi è fissata in queste leggi.

Leggi in pdf (sezione III della Raccolta delle leggi del 1847)

L.A. Parravicini, Dell’educazione pubblica nel Cantone Ticino (1842)

L’autore del documento era anche responsabile dei corsi di metodica per i maestri del Cantone. Frutto di un concorso della Società Demopedeutica, l’opera non solo descrive nel dettaglio lo stato dell’istruzione nel Ticino degli anni fransciniani, ma contiene anche una dettagliata critica dei piani di studio e delle pratiche e formula una serie di proposte per migliorare la scuola ticinese. Luigi Alessandro Parravicini era un Imperial-regio direttore scolastico di Como e rinomato esperto di pedagogia, autore tra molti altri documento di un libro scolastico, il Giannetto, che probabilmente è stato il testo scolastico italiano più letto di tutto l’Ottocento.

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La scuola complementare (relazione di Francesco Gianini, 1896)

Presentata al Congresso della Société pédagogique romande, questa relazione del vicedirettore della Scuola normale di Locarno Francesco Gianini contiene una proposta per l’insegnamento elementare superiore che troverà piena attuazione solo con la riforma della Scuola maggiore del 1923. Sul ruolo di Francesco Gianini e anche su questo documento rinviamo a un contributo di Wolfgang Sahlfeld nel Quaderno didattico n. 1 del laboratorio RDCD.

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Il rendiconto completo del Congresso (in lingua francese) si trova qui.